STAGIONE AMATORIALE

MAI DIR PENSIOM!

regia Daria Ricci
di Loredana Cont
segreteria Liliana Zanoni
trucco Claudia Floriana
luci e audio Moreno Stoppini
coordinatrice di scena Claudia Floriani
scenografia Moreno Stoppini e Pasquino Rigatti
con Francesco Strobel, Daria Ricci, Elena Egidi, Cristina Lorenzi, Monica Betta, Geja Mora, Bianca Zanoni, Nicola Morandi, Giuseppe Segato, Irene Toller

Gli eventi della vita ci costringono a fare delle esperienze, le quali maturano dentro di noi attraverso piccole trasformazioni. Piano piano, con il passare del tempo, ci scopriamo un po’ diversi. È il caso di Bruno, il quale non riesce ad adattarsi all’idea di andare in pensione e in questo turbamento coinvolge anche le persone a lui vicine. Lo scorrere del tempo, l’attenzione degli amici e qualche idea originale lo aiuteranno a trovare la giusta strada… Ma quanta fatica! La pensione è poi un punto di arrivo o di partenza? Nell’attesa della giusta risposta, speriamo intanto di arrivarci tutti.

DOC – COMICAMENTE DISTURBATI

di Eva De Rosa
regia Cristian Corradini
tecnici Giada Corradini e Alberta Falvo
con Stefano Arnoldo, Asia Corradini, Damiano Mosna, Alessandra Lenzi, Gabriel Linardi, Carlo Scognamiglio, Maria Zini

Il dott Clinex e la sua assistente hanno scoperto un nuovo miracoloso farmaco che guarisce ogni tipo di DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo). Nella sua struttura molto segreta, la Mental Kontrol, ospita 5 pazienti affetti da DOC con la promessa che con soli sette giorni di cura potrà guarirli completamente. Ma Clinex è veramente chi dice di essere? Cosa si cela dietro la Mental Kontrol? I pazienti verranno realmente liberati dai loro disturbi? Lo si potrà scoprire soltanto alla fine di questa avvincente e divertentissima commedia con finale a sorpresa.

SEGRETO SEGRETO SEGRETO
DISASTROSA TRAMA DI VELENOSE TRINE

di Frank Barea
regia Michele Pandini
costumi Chiara Defant
scenografia Te.at.ra
musiche e luci Luca Dossi e Nazarena Raos
con Daniela Bertelli, Fosca Leoni, Michele Pandini, Loredana Venturelli, Luca Zanfrei

La trama è disastrosamente semplice: due anziane signore con un “segreto, segreto, segreto”, un nipote che scava fosse in cantina, uno che spezza i vermi con i denti e un terzo nipote alle prese con una fidanzata che saltella tra le tombe. Senza dimenticare gli altri personaggi… e per tacer dei morti! Insomma, una commedia che non ti aspetti e che probabilmente avvelenerà la spensierata serata che ognuno vorrebbe trascorrere.
In effetti, non sembra un buon preambolo, ma i nostri eroici attori non si arrenderanno e ricameranno uno spettacolo che consigliamo di sorseggiare a piccole dosi perché potrebbe nuocere gravemente alla salute.
Infine, una raccomandazione: che tutto rimanga tra noi… segreto, segreto, segreto!!!

EN CAFEDIN AL BAR DELA BEA

di/regia Luciano Zendron
assistenza tecnica Maurizio Francescon
foto di scena Claudio Condini
con Luciano Zendron, Matteo Bertoletti, Beatrice Pontalti, Piergiorgio Frizzera, Franco Faes, Lorenza Nardelli, Renata Baldo, Sonia Tambosi, Elena Bridi, Marisa Postal, Milena Di Camillo

“La vita l’è ‘na roda che la seuta a rudolar e no ghè gnent che la poda fermar…”: quante storie si intrecciano, nel Bar della Bea… debolezze, speranze, ambizioni, generosità, avidità, ricordi e rimpianti…
Insomma è la vita che va in scena, con l’ironia che aiuta a sorridere delle umane fragilità, del tempo che non fa sconti.
Così, i nostri “eroi” ricorrono a un potente antidoto: ridere, di se stessi e del mondo. E allora tutto, nel linguaggio della caricatura, diventa possibile e talvolta verosimile…

VIZINI DE CASA

di David Conati
traduzione in dialetto trentino di Mariagiovanna Bonvecchio
voci fuori campo Antonella Prighel, Luisa Merzi, Roberta Kerschbaumer
regia di Roberta Kerschbaumer e Federico Gozzer
tecnico luci e audio Mariagiovanna Bonvecchio, Andrea Lunelli
scenografia Roberta Kerschbaumer
realizzazione Antonella Prighel, Michele Bottura
con Maria Marchetti, Dino Patton, Antonella Prighel, Josè Gennara, Daniela Pisetta, Luisa Merzi, Carmen Zanol, Federico Gozzer

Rosa, casalinga “forzata” a seguito di un esaurimento nervoso sul lavoro, vive una tipica giornata da incubo domestico, con lavatrice rotta, ricerca disperata di un tecnico per ripararla e telefonate indesiderate. A complicare ulteriormente le cose ci pensano i “vizini de casa”, ingombranti presenze che irrompono nella vita (e nell’appartamento) della protagonista, portando scompiglio ed ulteriore stress. Tra relazioni in crisi, scambi di identità ed idraulici prestanti, riuscirà Rosa a riparare il guasto della lavatrice e quello della propria vita?

MAMMA MIA, CHE ESTATE!

luci, suoni, video Diego Fanton, Marco Delladio, Davide Longo
supporto in scena Franco Carpella, Roberto Fanton, Giuseppe Guadagnini
preparazione canto Elisabetta Deflorian, Damiana Dellantonio, Miriam Vinante, Beatrice Zanon
costumi Rita Deflorian, Valentina Delladio, Maddalena Longo
trucco e parrucco Anna Deflorian, Elisabetta Deflorian, Anna Doliana, Elisa Doliana
audio producer Marco Mattia
coreografie Angela Deflorian con il supporto di Lara e Elena
regia e scenografia Michele Longo
con Federica Mich, Valeria Zanon, Angelica Carpella, Cristiana Dondio, Michela Longo, Celeste Tonini, Maddalena Longo, Samuele Lorenzoni, Jonathan Pedrotti, Simone Vanzetta, Walter Gilmozzi, Diego Goss, Andrea Longo, Clemente Deflorian

Il cielo azzurro e il mare blu intenso fanno da impareggiabile sfondo, le bianche case con le imposte color indaco, aperte su brillanti bougainville, completano la cornice e le melodie degli ABBA sono l’indimenticabile colonna sonora. La ventenne protagonista, in procinto di sposarsi, trova un vecchio diario in cui la madre scrive dei suoi tre grandi amori giovanili. Credendo uno di questi possa essere il padre che non ha mai conosciuto, la ragazza decide di invitarli tutti e tre al matrimonio, all’insaputa della madre. La Filo di Tesero, sviluppando in modo corale questo impegnativo laboratorio di recitazione/danza/canto, ricrea la giusta ambientazione di fine anni Novanta in un’isoletta del Mediterraneo: quando ancora i telefonini erano sconosciuti, internet una futuribile novità e il semplice contatto umano il miglior modo per coltivare le relazioni

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